Escursione 22 Aprile

Monte Finestra

Appuntamento:

  • ore 8.30  uscita autostradale Angri

Accompagnatori e info: 

  • Annamaria Sicignano

Dettagli Escursione:

  • Durata ore: 6 h – soste escluse
  • Difficoltà: EE All (Escursionisti Esperti Allenati)
  • Sviluppo: 10 km
  • Itinerario: Paesaggistico, Naturalistico
  • Altimetria: Partenza da Chiancolella di Tramonti (740 mt s.l.m) – Arrivo alla vetta del Monte Finestra (1.145 mt s.l.m.). Il percorso presenta continui saliscendi, dalla partenza all’arrivo.
  • Equipaggiamento: abbigliamento da montagna (scarpe da trekking obbligatorie, vestirsi a strati, ricambi, cappellino e occhiali da sole, etc)
  • Attrezzatura: bastoncini telescopici (consigliabili), macchina fotografica
  • Pranzo a sacco e acqua: Rifornirsi prima della partenza con almeno 2 l
  • Mezzi di trasporto: auto proprie
  • Note importanti e raccomandazioni:
    • Tutti i rifiuti vanno portati a casa
    • Gli organizzatori si riservano il diritto di modificare il percorso o di annullare l’escursione, in caso di condizioni meteo avverse.

Descrizione:

Il Monte Finestra è un monte dell’Antiappennino campano, situato in provincia di Salerno. Funge da bordo orientale dei monti Lattari, oltre ad essere una sorta di confine fra i comuni di Cava de’ Tirreni e Tramonti. Il toponimo deriva dal buco presente sulla cima, visibile anche dal centro della valle metelliana.
Dal luogo dell’appuntamento (uscita autostradale di Angri) giungeremo, alla Chiancolella di Tramonti, nei pressi del Valico di Chiunzi dove, parcheggiate le auto, inizierà il nostro cammino verso la vetta del Monte Finestra.
Percorreremo il sentiero CAI 300 – Alta Via del Monti Lattari, giungendo in zona Pietrapiana, proseguiremo per il rifugio e il Malopasso.
Il Malopasso (1.065 mt s.l.m.), una sella che separa le due sommità del Monte Finestra: la vetta Nord (1.139 mt s.l.m.) e la vetta Sud (1.145 mt s.l.m.), ha la conformazione di una lingua di roccia della lunghezza di alcune decine di metri e della larghezza di uno. Attraversa il vuoto che si spalanca lungo la parete a strapiombo nella vallata.  Proprio lungo questa forcella si trova il foro naturale nella pietra, la famosa “finestra”, da cui la montagna stessa prende il nome.
Da notare che il percorso, pur non essendo articolato su un lungo chilometraggio, è particolarmente impegnativo in termini di dislivello complessivo e difficoltà generale.
Non è pertanto da ritenersi adatto a neofiti e a persone non allenate le quali, qualora volessero partecipare ugualmente all’escursione, dovranno necessariamente fermarsi in zona Pietropiano o al rifugio, dove sosteranno nell’attesa del ritorno dalla cima della restante parte del gruppo.