Tra il fascino selvaggio dell’alta via dei Monti Lattari
Appuntamento:
- ore 8.30 Chiesa di Santa Chiara, Nocera Inferiore
Accompagnatori e info:
- Annamaria Sicignano AE – 391 776 1716
- LA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO È SUBORDINATA ALLA CONFERMA ENTRO SABATO ORE 12
Dettagli Escursione:
- Durata ore: 7 ore circa (soste escluse)
- Difficoltà: EE
- Dislivello totale: +/- 700 mt
- Lunghezza del sentiero: 18 km circa
- Equipaggiamento: abbigliamento da montagna (scarpe da trekking, abbigliamento a strati, ricambi, cappellino e crema solare)
- Attrezzatura: bastoncini telescopici, macchina fotografica
- Pranzo e acqua: Pranzo al sacco e rifornirsi di almeno 2 lt di acqua prima della partenza
- Mezzi di trasporto: auto proprie o circumvesuviana
- Note importanti e raccomandazioni:
- Tutti i rifiuti vanno portati a casa
- Gli organizzatori si riservano il diritto di modificare il percorso o di annullare l’escursione, in caso di condizioni meteo avverse.
Descrizione:
Dal luogo dell’appuntamento percorreremo la strada che affianca l’autostrada per 1,50km circa per poi passare alla cava di pietra.
Prenderemo la vena dell’upo del monte Albino, fino al valico di Chiunzi. Percorreremo il sentiero CAI 300 per poi dirigerci verso il sentiero delle Fontanelle, località le Chiancolelle, dove potremo ammirare piccole sorgenti come quelle della Salamandra, della Sgarrupa , della Betulla , di S. Maria, fino ad arrivare a monte Mammone dove cominceremo a scendere verso la grotta di Annibale , dove troveremo alcune corde di protezione con un ponticello per entrare nelle grotte
(queste grotte furono invase nel 216 a.C., da Annibale e dai suoi uomini,). Scenderemo per una ripida pietraia dove potremo trovare ancora corde di mantenimento e il nostro percorso proseguirà fino a tornare al punto di partenza.
Questa è un’escursione adatta agli amanti della montagna, trattandosi di un luogo molto selvaggio, a tratti mistico ed affascinante, che ha incantato il condottiero cartaginese e il suo esercito. Ancora oggi la boscaglia è molto fitta, con sentieri a tratti inesistenti e saremo sempre fra la macchia mediterranea dove l’odore dell’origano e della menta selvaggia fanno da padrone.