Verso le meraviglie della Baia di Ieranto
Appuntamento:
-
ore 9.15 Stazione Circumvesuviana di Sorrento
Accompagnatori e info:
- Annamaria Sicignano 391 776 1716
- LA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO È SUBORDINATA ALLA CONFERMA ENTRO SABATO ORE 12
Dettagli Escursione:
- Durata ore: 8 ore circa (soste escluse)
- Difficoltà: EE
- Dislivello totale: +/- 450 mt
- Lunghezza del sentiero: 28 km circa
- Equipaggiamento: abbigliamento da montagna (scarpe da trekking, abbigliamento a strati, ricambi)
- Attrezzatura: bastoncini telescopici, torce frontali e macchina fotografica
- Pranzo e acqua: Pranzo al sacco e rifornirsi di almeno 2 lt di acqua prima della partenza
- Mezzi di trasporto: auto proprie o circumvesuviana
- Tesseramento: Si ricorda che le tessere per il 2021 sono scadute. È possibile rinnovarle per il 2022; maggiori informazioni sul nostro sito web
- Note importanti e raccomandazioni:
- Tutti i rifiuti vanno portati a casa
- Gli organizzatori si riservano il diritto di modificare il percorso o di annullare l’escursione, in caso di condizioni meteo avverse.
- Misure anti Covid 19:
- mascherina, gel disinfettante
- green pass rafforzato
- autocertificazione di non essere affetti da Covid 19 (scaricabile qui) da consegnare all’accompagnatore prima dell’inizio dell’escursione.
- Si raccomanda di rispettare la distanza di sicurezza di 1m tra i partecipanti e ricordare l’obbligo di indossare la mascherina in caso di distanza ravvicinata.
Descrizione:
Si parte per la piazza di Sant’Antonino e a seguire via Capodimonte, Via Fontanelle, Via Montecorbo , Via San Francesco, Sentiero CAI 355, Schiazzano fino a giungere a Termini e poi a Monte S Costanzo. Il monte San Costanzo si trova a 485 dal livello del mare. Si scende per la pietraia fino al sentiero CAI 339. Si arriva alla Torre di Montalto ai tre pizzi della Baja di Jeranto (ci sono due ipotesi sulle origini del toponimo: la prima vuole che derivi da Jeros come luogo sacro mentre la seconda da Jerax come rapace). Si prosegue fra la macchia mediterranea che tra pietre e vegetazione incontaminata ci porta fino a punta Penna , con un panorama da incanto, luogo selvaggio e suggestivo.
Si arriva alla riserva del FAI ex Italsider (Capitiello), si percorre lungo il sentiero del FAI e poi per un piccolo tratto del sentiero 348.
Una arrampicata sulle rocce fino alla grotta dei caprai, dove pernottavano con il loro gregge, ci sono stati fino agli anni 70 dove le loro capre pascolavano libere, ancora oggi se ne vede qualcuna libera con le piccole caprette nella montagna, una piccola sosta per assaporare tanta bellezza. Si continua l’arrampicata fino alla pineta del monte San Costanzo, si scende a Termini proseguendo per il sentiero Tore di casa, Schiazzano, vallone di S. Maria, Torricelli, via Capodimonte fino a Sorrento.
Si arriva alla riserva del FAI ex Italsider (Capitiello), si percorre lungo il sentiero del FAI e poi per un piccolo tratto del sentiero 348.
Una arrampicata sulle rocce fino alla grotta dei caprai, dove pernottavano con il loro gregge, ci sono stati fino agli anni 70 dove le loro capre pascolavano libere, ancora oggi se ne vede qualcuna libera con le piccole caprette nella montagna, una piccola sosta per assaporare tanta bellezza. Si continua l’arrampicata fino alla pineta del monte San Costanzo, si scende a Termini proseguendo per il sentiero Tore di casa, Schiazzano, vallone di S. Maria, Torricelli, via Capodimonte fino a Sorrento.