Escursione 20 Novembre

Ai ruderi della Madonnina di Sant’Egidio del Monte Albino

Appuntamento:

  • ore 9:00 uscita autostradale Angri

Accompagnatori e info: 

  • Annamaria Sicignano – 391 776 1716

Dettagli Escursione:

  • Durata ore: 6 ore escluso le soste
  • Difficoltà: E
  • Dislivello: 400 mt complessivi
  • Lunghezza del sentiero: 10 km
  • Equipaggiamento: abbigliamento da montagna (scarpe da trekking, ghetta, abbigliamento a strati, ricambi, etc)
  • Attrezzatura: bastoncini telescopici, macchina fotografica
  • Pranzo e acqua: Pranzo a sacco. Munirsi prima della partenza di almeno 2lt di acqua
  • Mezzi di trasporto: auto proprie
  • Note importanti e raccomandazioni:
    • Tutti i rifiuti vanno portati a casa
    • Gli organizzatori si riservano il diritto di modificare il percorso o di annullare l’escursione, in caso di condizioni meteo avverse
    • Misure anti Covid 19: mascherina, gel disinfettante e autocertificazione di non essere affetti da Covid 19 (scaricabile qui) da consegnare all’accompagnatore prima dell’inizio dell’escursione. Si raccomanda di rispettare la distanza di sicurezza di 1m tra i partecipanti e ricordare l’obbligo di indossare la mascherina in caso di distanza ravvicinata.

Descrizione:

Dal luogo dell’appuntamento raggiungeremo Corbara passando per via Monte Taccaro. Percorreremo la strada carrabile per circa un km fino a Sant’Egidio del Monte Albino.
Visiteremo la piccola cittadina che ha ospitato Aniello Califano (autore della canzone “O surdato nnammurato”) e il cui centro storico è stato nominato patrimonio culturale dell’Unesco. Attraverso i suoi cortili, arriveremo alla Abbazia di S. Maria Maddalena in Armillis. Adiacente alla chiesa, potremo ammirare la Fonte Helvius, una vasca marmorea che raffigura il dio Sarno. Proseguiremo poi su una antica mulattiera che ci condurrà, attraverso castagneti, uliveti e limoneti, alla collina dove sorgono i ruderi di una chiesa dedicata alla Madonnina del colle di Sant’Angelo.
Dopo una breve sosta, torneremo verso Corbara. Prendendo la via per il monte Taccaro, raggiungeremo infine i prati verdi del Chianiello.