Monte Mai (1607 mslm) – Tuoppo dell’Uovo (1525 mslm) – Pizzo San Michele (1567 mslm)
Percorso ad anello passando per Pizzo San Michele e il Vallone Faggeta
Linee Guida per la partecipazione all’escursione:
Napoli Trek Vesuvio, nell’interesse della salvaguardia della salute dei partecipanti alle attività proposte e nel rispetto della normativa vigente per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, aderisce alle Linee Guida della Federazione Italiana Escursionismo.
Maggiori informazioni sono disponibili sul nostro sito web al seguente indirizzo:
https://www.napolitrekvesuvio.it/nuove-linee-guida-per-la-partecipazione-alle-escursioni/
Le persone interessate a partecipare hanno l’obbligo di rispettare queste linee guida, pena l’esclusione dall’escursione.
Appuntamento:
- ore 8:30 il distributore “IP” all’uscita di FISCIANO
Accompagnatori e info:
- Salvatore Montella (FIE-AER)
- Pasqualino di Carlo (CONI-ENDAS)
- obbligatoria la prenotazione. Non potranno esserci più di 20 partecipanti accompagnatori inclusi.
Dettagli Escursione:
- Durata ore: 8h
- Difficoltà: EE Escursionisti Esperti (escursione nel complesso impegnativa)
- Sviluppo: Lunghezza 12,5Km ca. ad anello
- Itinerario: Paesaggistico, Naturalistico
- Dislivello: 815m
- Fondo: Sentiero, carrareccia. Tratti privi di segnaletica e su roccette (passaggi di 2° e 3° grado) Sentieri CAI 115-116-116A
- Cartografia: Tavola D delle carte escursionistiche del Parco Regionale dei Monti Picentini redatta dal CAI; WGS 84 33T, European Datum 1950
- Percorso con Quote altimetriche: Sosta auto (1060m)-Acqua Carpegna(1100m)-Pizzo San Michele(1567m)-Tuppo dell’Uovo(1525m)-Monte Mai(1607m)
- Criticità: L’escursione, dato l’impegnativo dislivello da affrontare, è consigliata solo ad escursionisti allenati ed esperti. Il tratto più impegnativo e delicato si presenta lungo la cresta per un paio di punti esposti non adatti a chi soffre di vertigini.
- Equipaggiamento: abbigliamento da montagna (scarpe da trekking OBBLIGATORIE, vestirsi a strati, più magliette di ricambio, cappellino, ghette e mantellina per la pioggia)
- Attrezzatura: bastoncini telescopici (consigliati), macchina fotografica, torcia frontale, k-way e un pile o maglioncino.
- Pranzo a sacco e acqua: Rifornirsi prima della partenza con almeno 2-3L ciascuno. Pranzo a sacco da portare.
- Mezzi di trasporto: auto proprie. Uscire a Fisciano, poi a dx fino al distributore IP. Dopo ci raggrupperemo con le auto.
- Note importanti e raccomandazioni:
- Tutti i rifiuti vanno portati a casa
- Gli organizzatori si riservano il diritto di modificare il percorso o di annullare l’escursione, in caso di condizioni meteo avverse
- obbligatorio presentare l’autocertificazione anti-covid in cui si dichiara lo stato di buona salute (disponibile sul sito), anche tramite e-mail all’indirizzo info@napolitrekvesuvio.it
- obbligatorio portare la mascherina al seguito che andrà indossata in caso di contatto ravvicinato con altre persone.
Note generali:
Dorsale principale dell’omonimo gruppo montuoso, allungata in direzione ESE-WNW, la cima è localizzata nella convergenza di tre creste, impervia ed interrotta da varchi, balze rocciose e cime secondarie. I Monti Mai fanno appartengono al sottogruppo più occidentale dei Monti Picentini, uno dei gruppi montuosi più estesi dell’Italia meridionale e parte dell’omonimo parco regionale. Sono caratterizzati da rocce mesozoiche di piattaforma carbonatica e in misura minore da dolomie e marne triassiche. La vegetazione che ricopre i Monti Mai è rappresentata prevalentemente da faggi che ricoprono la parte alta, oltre gli 800 m, e castagni alle pendici. La fauna, molto ricca, come quella di tutti i Monti Picentini, è costituita da grandi mammiferi, come il lupo, la volpe, il tasso, il cinghiale; rapaci come il falco pellegrino, la poiana, lo sparviere, l’astore; il picchio nero, il gufo comune, il merlo acquaiolo, il martin pescatore; anfibi come la rana appenninica, il rospo smeraldino, la salamandrina dagli occhiali, la salamandra pezzata. La prima ascensione documentata dei Monti Mai è effettuata da parte di alcuni soci storici del CAI di Napoli, Vincenzo Campanile e figli, Maria Galdieri, Ettore De Nicola e Giovanni Clemente nel 1889. Il nome dei Monti Mai deriva sicuramente dalla parola latina “maior”, grande. Alcune antiche carte e le stesse relazioni di Giustino Fortunato, illustre esploratore dei Picentini, riportano anche la dizione Maj.
Descrizione:
Giunti a Capo Calvanico ( SA ) 600 m. s.l.m. , si lascia alle spalle la chiesa del SS. Salvatore e dopo circa 1 km si prende a sinistra la strada per Pizzo S. Michele, passando sotto un arco. Si prosegue per circa 2 km, dove si incontra l’imbocco del sentiero 116A per Monte Mai. In una delle piazzole di sosta si lasceranno le auto, per poi proseguire per altri 2 km fino al parcheggio in prossimità del Casino De Fazio (1124 m), punto di partenza dell’escursione. Lasciato alle spalle il rifugio, inizia subito un comodo sentiero (CAI 115) con ripida pendenza, ma molto agevole, che conduce dopo circa 1.30 h al Pizzo S. Michele (1567 m), ampio balcone sulla valle dell’Irno a Sud e del Sabato a Nord con vedute che spaziano dal Golfo di Salerno ai Monti Lattari e dai Monti del Partenio al Monte Terminio. Il monte Toro detto anche pizzo San Michele ha una vetta di 1567slm ed è una montagna della catena dei Monti Picentini. Custodisce il santuario in vetta più alto d’Italia e fa parte del percorso dell’alta Via dei Picentini che dal Monte Mai 1607slm in provincia di Salerno arriva fino al Monte Terminio 1806slm in provincia di Avellino, percorso cui si incontrano ancora mandrie di vacche Podoliche in cerca della erba migliore. Dopo una breve sosta al rifugio, sempre aperto, in vetta al Pizzo S. Michele, si prende un sentiero in direzione Est (CAI 116), che segue tra numerosi saliscendi la cresta affilata e a tratti esposta della Serra del Torrione, fino a raggiungere il Tuppo dell’Uovo (1525 m) dopo circa 2.30 h. Questo tratto non presenta particolari difficoltà, ma è sconsigliato a chi soffre di vertigini o ad escursionisti poco allenati. Dal Tuppo dell’Uovo si raggiunge in breve tempo il Varco della Teglia (1460 m) dove inizia l’ascesa al Monte Mai (1607 m), che si raggiunge in circa 0.30 h proseguendo lungo il sentiero 116.