Escursione 1 Marzo

Monte Motola

Luogo appuntamento: Ore 8 Gran Caffè Trezza Via Codaglioni 16 Teggiano Sa

  • Partenza: Fontana dell’Inverno ore 8:30 di Teggiano (SA) (772 m s.l.m.)
  • Distanza complessiva: ca 19km
  • Durata: 9h
  • Dislivello: 1100 mt
  • Difficoltà: EE – causa della presenza di neve e ghiaccio il percorso è riservato ad Escursionisti Esperti e Allenati
  • Punti d’interesse:
    Grotta (1050 m s.l.m) – Rifugio “Le Fontanelle” (1368 m s.l.m.)
    Le fosse (1600 m s.l.m) – Cima Monte Motola (1700 m s.l.m.)
  • Equipaggiamento: abbigliamento da montagna (scarpe da trekking obbligatorie, vestirsi a strati, ricambi, cappellino e occhiali da sole, etc)
  • Attrezzatura: bastoncini telescopici (consigliabili), macchina fotografica
  • Pranzo a sacco e acqua: Rifornirsi prima della partenza con almeno 3 lt d’acqua
  • Note importanti e raccomandazioni:
    • Tutti i rifiuti vanno portati a casa
    • Gli organizzatori si riservano il diritto di modificare il percorso o di annullare l’escursione, in caso di condizioni meteo avverse

Descrizione:
Il percorso parte lungo la strada tra Teggiano (Sa)e la Sella di Corticato e più precisamente all’altezza della Fontana dell’Inverno, si sviluppa in un andata fino alla vetta prevalentemente coperto dalla ricca faggeta che riveste il Monte Motola, dove sarà possibile ammirare uno dei rari esemplari di Abete Bianco presente nel Sud Italia.
Ridiscendendo dalla Cima del Motola ,si attraversano tutte le doline (Le Fosse) guardando a dx (sud-ovest) fino a ritrovarsi su una dorsale leggermente esposta,ma particolarmente spettacolare da scendere zizzagando per circa 300 mt di dislivello per imboccare nell altopiano sottostante il sentiero Cai in direzione Monte San Giacomo per circa 3,5km e lasciarlo poi per quello a sx della Valle Bucana
Pur essendoci dei tratti che richiedono un particolare impegno fisico, si precisa che la salita fino al rifugio Fontanelle (quota 1360 mt) è adatta a tutte le persone con un minimo di preparazione fisica.
Il Monte Motola (in comune tra i territori di Piaggine e Sacco) raggiunge la ragguardevole altezza di 1.700 m e si staglia di fronte al massiccio del Cervati, tra la Sella di Corticato (1.026 mt) che guarda verso il Vallo di Diano e le bellissime sorgenti del torrente Sammaro (nei pressi di Sacco).
Il massiccio del Monte Motola vede anche le cime del Monte Vivo (1.538 mt) sulle cui falde si trova l’antica cappella della Madonna dell’Assunta, posta a 1.239 mt, poi l’anticima del Motola a 1.667 mt e poi la punta a 1.700 mt.
I due crinali del massiccio hanno caratteristiche differenti: quello meridionale (che guarda verso il Cervati) è meno articolato e più brullo e roccioso, quello settentrionale è ricoperto di boschi misti di latifoglie, che diventano solo faggi alle sommità.
Notevole è anche la presenza di esemplari autoctoni di abeti bianchi, anche di grandi dimensioni.
L’origine del nome potrebbe derivare dal pre-romano motta (“elevazione del terreno”) oppure dal latino mutulu (“cima o albero mozzo”).