Escursione 13 Ottobre

103A – Salita all’Accellica Sud dai Piani di Giffoni
per Escursionisti Esperti ed Allenati
“Evento extra-ordinario in commemorazione di Danilo Mongiello”

Appuntamento:

  • ore 9.00 c/o parcheggio f.te Municipio di Montecorvino Rovella

Accompagnatori e info: 

  • Salvatore Montella (AER-FIE)
  • Pasqualino di Carlo (ENDAS-CONI)

Dettagli Escursione:

  • Durata ore: 5-6h
  • Difficoltà: EE – Escursioni Esperti (per la pendenza, per qualche piccolo gradino roccioso e un passaggio esposto dov’è presente un cordino d’acciaio)
  • Sviluppo: Lunghezza 8Km ca.
  • Itinerario: Paesaggistico, Naturalistico
  • Dislivello: 800m +
  • Equipaggiamento: abbigliamento da montagna (scarpe da trekking OBBLIGATORIE, vestirsi a strati, più magliette di ricambio, cappellino e mantellina per la pioggia, k-way
  • Attrezzatura: bastoncini telescopici, macchina fotografica, mantellina per la pioggia e ghette
  • Pranzo a sacco e acqua: Pranzo e snack da portare. Rifornirsi prima della partenza con 2L+ d’acqua ciascuno in quanto non sono presenti fontane.
  • Mezzi di trasporto: auto proprie
  • Percorso con Quote altimetriche: Innesto su S.I.(817), Cresta dell’Accellica (1400), Timpone dell’Accellica (1446), M. Accellica Sud (1606)
  • Promemoria: Per tutti i soci del mondo FIE non iscritti a Napoli Trek Vesuvio interessati all’evento, portarsi dietro la tessera della FIE da presentare al responsabile dell’escursione
  • Costo dell’escursione:
    • Gratuita per tutti i soci NTV e tutti i soci delle Associazioni FIE
    • Per i NON tesserati FIE è obbligatoria l’assicurazione giornaliera del costo di 5€

Note generali:

Classico e storico sentiero per la montagna regina dei Monti Picentini, che ripercorre l’itinerario descritto da Giustino Fortunato nel suo “Appennino Meridionale”. La parola Accellica è la contrazione italianizzata dell’espressione «‘a Celica», col quale la popolazione locale tuttora indica la montagna. L’Accellica Sud, di poco più bassa della Nord, si distende con un panoramico crestone verso sud, che termina col promontorio del Timpone. Le due vie di accesso al crestone percorrono i due ripidi fianchi: da Acerno (est) il sentiero 103 e da Giffoni Valle Piana (ovest) il sentiero 103A. Il collegamento tra le due cime dell’Accellica, descritto nel sentiero 190, si effettua per sentiero attrezzato con cavi d’acciaio ed è riservato ad escursionisti esperti. Il sentiero rappresenta l’accesso più rapido in assoluto all’Accellica Sud. Si parte da Giffoni Valle Piana, in corrispondenza di una pompa di benzina, svoltare a sinistra per la frazione Vassi. Subito dopo le ultime case, un ponticello consente di attraversare il Fiume Picentino. Da qui, la strada prosegue stretta e a tornanti risalendo per circa 12 km, fino alla Caserma forestale dei Piani di Giffoni, recentemente ristrutturata. La strada continua da qui in poi come sterrata (segnali del S.I.). Ad un bivio, il S.I. procede verso destra e, dopo altri 700m circa, il S.I. lascia la stradina sterrata per una traccia a sinistra. Da questo punto, la stradina prende il numero 106B e comincia ad innalzarsi. Circa 50m dopo, il 106B procede verso sinistra, mentre il 103A verso destra fino al Valico di Acqua Fredda, sotto il promontorio del Timpone dell’Accellica. Qui il sentiero incrocia il 103 che sale da Acerno e prosegue in 40min fino alla vetta Sud, dove ci fermeremo per una sosta. Sulla cima Sud apporremo una targa in memoria di Danilo e osserveremo un minuto di raccoglimento. Il ritorno avverrà per lo stesso percorso.

Descrizione:

Dal bivio in cui si lascia il 106B, il sentiero parte inizialmente verso destra sottoforma ancora di una stradina che si esaurisce dopo soli 10 metri. Da qui, si risale il pendio soprastante tra cespugli e alberelli sbucando dopo pochi metri ad un grande albero dal tronco doppio. Si risale per tracce mantenendosi leggermente a sinistra del costone che comincia a rilevarsi (localmente detto “Vena da’ Mola”), infilando un corridoio boscoso. Dopo circa venti minuti, si riprende il filo del costone in corrispondenza di un punto panoramico. Da qui comincia una traccia più marcata che risale a tornanti il pendio soprastante. Più avanti, la traccia piega a destra, attraversando un valloncello, e risale nella faggeta. Poco prima di arrivare sul crestone principale dell’Accellica, dove si raccorda col 103, il sentiero passa per un riparo di fortuna battezzato “Rifugio S. Raione” dai locali. Raione, infatti, è uno dei nomi con cui è nota l’Accellica. Altro nome con cui è conosciuta la Vetta Sud è “Pettenessa”. Da qui alla vetta, mancano ancora 40 minuti. Salendo pochi metri dal Rifigio, si giunge sul crinale e si esce sulla prateria che caratterizza la sommità del Timpone, con straordinaria vista a 360°, che d’ora in avanti si potrà godere lungo tutto il resto del percorso. Dalla cima del Timpone si scende pochi metri verso nord al valico di Acqua Fredda e si inizia a percorrere la lunga e ammaliante cresta in direzione nord, con andamento ondulato e sinuoso. Con un’ultima piccola discesa, si arriva ad un altro valico, che i locali chiamano Varco della Giumenta o della Pettinessa, in quanto fin qua può giungere un quadrupede. Oltre si riprende a salire per prati ripidi e, per un paio di tratti, su facili roccette che richiedono l’uso delle mani. Un breve passaggio roccioso più esposto è assicurato con corrimano poco prima della vetta dell’Accellica Sud. Sulla cima, dal 2006, in occasione del Ventennale della Sezione CAI di Salerno, è stato installato un libro di vetta, che raccoglie le firme e le sensazioni degli escursionisti che hanno avuto modo di raggiungere questa stupenda cima. Proseguendo per pochi metri a nord della cima, si raggiunge il sentiero 190, che conduce a sinistra verso il Varco del Paradiso e a destra verso la cresta della Savina. In entrambi i casi, è indispensabile l’attrezzatura per vie ferrate. Noi ci fermeremo alla bandierina dove osserveremo un minuto di silenzio in memoria dell’amico Danilo Mongiello e apporremo, poco più avanti, una targa in sua memoria.